ATTENZIONE: la formazione in aula è temporaneamente sospesa ma è possibile organizzare i corsi in videoconferenza. SCOPRI DI PIÙ

Campi Elettromagnetici: le saldatrici ad arco e i carrelli elevatori

Le sorgenti di campi elettromagnetici nei luoghi di lavoro: saldatrici ad arco e carrelli elevatori.

Rimandiamo alla lettura integrale della relazione, che si sofferma anche sulla scheda del macchinario e sugli sviluppi futuri del PAF (Portale Agenti Fisici) ed esaminano due casi in particolare: le saldatrici ad arco e i carrelli elevatori.

Il caso delle saldatrici ad arco

Si segnala che le “sorgenti rilevanti di campi elettromagnetici delle saldatrici ad arco sono costituite dai cavi che vanno dall’alimentatore al pezzo da saldare”. E per questi macchinari “l’esposizione dell’operatore dipende in modo drastico, a parità di esemplare di saldatrice, dalla disposizione dei cavi intorno al suo corpo”.

La relazione indica poi che il principio che l’esposizione ai CEM va mantenuta al minor livello possibile “impone di eliminare per quanto possibile quelle procedure che portino ad un aumento dell’esposizione, come in questo caso potrebbe essere una disposizione dei cavi ingiustificatamente vicina al corpo del saldatore”. Ma rimane il problema “di come disporre i cavi per valutare l’esposizione”.

Il caso dei carrelli elevatori

Alcune schede dei carrelli presenti sul PAF non hanno la sezione delle misure. Tuttavia in coda all’anagrafica, nel campo delle “misure di tutela necessarie” compare la seguente frase: ‘l’equipaggiamento elettrico del veicolo può compromettere il funzionamento dei dispositivi medicali (pace-maker, apparecchi acustici, ecc.) dell’operatore e portare ad anomalie funzionali. Consultare un medico o il fabbricante del dispositivo medicale per sapere se può essere impiegato senza problemi vicino al veicolo di movimentazione interna’.

Queste apparecchiature “sono azionate a corrente” ed il conducente “sta seduto sul pacco batterie. Quindi il costruttore ha valutato che mentre per operatori sani non vi sono rischi di CEM, nel caso di portatori di dispositivi medici impiantati attivi, ci potrebbe essere il rischio di interferenze”.

In ogni caso la presenza di questa frase nel manuale “deve far scattare, nel caso di soggetti a rischio, una procedura di valutazione ad hoc

Scarica il documento:
Regione Emilia Romagna, Inail, Ausl Modena, “dBAincotri2016 – Campi Elettromagnetici nei Luoghi di Lavoro. Legislazione, Valutazione, Tutela“, pubblicazione che raccoglie gli atti dell’omonimo convegno (Bologna, 21 ottobre 2016) e a cura di S. Goldoni, P. Nataletti, N. Della Vecchia, O. Nicolini

Campi Elettromagnetici: le saldatrici ad arco e i carrelli elevatori