ATTENZIONE: la formazione in aula è temporaneamente sospesa ma è possibile organizzare i corsi in videoconferenza. SCOPRI DI PIÙ

L’ABC dei Movimenti Ripetitivi: le Patologie e i Fattori di Rischio

In “L’ABC dei movimenti ripetitivi. Come prevenire i disturbi degli arti superiori” – a cura di Valter Taranzano, Marco Giraudo, Dorino Moret, Daniela Colombini, Enrico Occhipinti, Olga Menoni, Natale Battevi, Silvia Cairoli, Valter Piccolo – si ricorda che la sigla WMSDs (Work related Muscolo Skeletal Disorders) “raggruppa tutti i disturbi o patologie provocate dallo svolgimento di attività manuali ripetitive in ambito lavorativo” e le WMSDs comprendono, ad esempio, tendiniti (di spalla, mano e avambraccio), epicondiliti, sindrome del tunnel carpale, borsiti, cisti tendinee, …

Il documento si sofferma su alcune patologie specifiche:

  • periartrite scapolo-omerale
  • epicondilite
  • informazioni riguardo tendini e le guaine tendinee della mano
  • tunnel carpale

In ogni caso i disturbi principali che caratterizzano i WMSDs sono i seguenti:

  • riduzione della funzione motoria negli stati più avanzati (mancanza di forza, caduta di piccoli oggetti dalle mani, riduzione del movimento articolare, ecc);
  • dolori articolari (dita, polsi, gomiti, spalle) durante i movimenti nelle fasi iniziali, poi anche a riposo;
  • persistenti formicolii agli arti superiori che compaiono frequentemente durante la notte, accompagnati anche da sensazioni di freddo o disturbi della sensibilità”.

Tuttavia se i posti di lavoro sono ben progettati e le attività manuali ben eseguite, non si generano WMSDs.

Inoltre riguardo all’esposizione al rischio si segnala che “i principali fattori di rischio lavorativo che causano le patologie degli arti superiori sono:

  • ripetitività, movimenti sempre uguali a se stessi ripetuti a lungo;
  • frequenza, alta frequenza di gesti in ogni minuto di lavoro;
  • forza, uso di forza elevata con gli arti superiori;
  • postura, posizioni scorrette del polso, del gomito, della spalla o movimenti articolari estremi;
  • periodi di recupero, tempi di recupero insufficienti (pause o mancanze di rotazioni su lavori più tranquilli);
  • fattori complementari, maneggiare oggetti molto freddi, vibrazioni (gli avvitatori di qualsiasi tipo sono strumenti vibranti), compressioni sulle mani durante l’uso d attrezzi, uso di guanti inadeguati, frequente uso di mazza e/o martello per dare colpi, …”.
    E questi fattori possono essere “presenti singolarmente o nelle più svariate combinazioni e/o a vari livelli di intensità”.

Il documento presenta poi alcuni esempi di posti di lavoro, con utili suggerimenti per la riprogettazione.

L’ABC dei movimenti ripetitivi. Come prevenire i disturbi degli arti superiori”, realizzato da Ceset, Emerson Motors e Epm, a cura di Valter Taranzano, Marco Giraudo, Dorino Moret, Daniela Colombini, Enrico Occhipinti, Olga Menoni, Natale Battevi, Silvia Cairoli, Valter Piccolo, documento correlato al Piano Mirato di Prevenzione “Il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori: un rischio sottovalutato” dell’ATS Brianza

L’ABC dei Movimenti Ripetitivi: le Patologie e i Fattori di Rischio