Gli studi effettuati riportano che le polveri e i fumi di saldatura si originano per lo più (95%) dai materiali di apporto e di consumo (elettrodi a filo o a bacchetta, leghe per brasatura, polvere per saldatura, fondenti, ecc.) e solo per il 5% dal materiale di base.
Un documento – presente in allegato – presenta un elenco delle più importanti sostanze pericolose che si riscontrano nelle attività di saldatura con le possibili conseguenze sulla salute:
Il documento riporta in conclusione anche informazioni relative ad alcuni gas come il monossido di carbonio, ozono, fosgene, ossidi di azoto.
Si ricorda che nel contesto delle malattie professionali a rischio sono in particolare i saldatori che lavorano con gas combustibili in ambienti con scarsa ventilazione (ossitaglio in cantine, riscaldo alla fiamma e saldatura in cisterne)”.
Il factsheet si sofferma poi anche su altre sostanze:
- alluminio
- piombo
- cadmio
- cromo
- cobalto
- ferro
- fluoro
- rame
- zinco
- bario
- vanadio
- aldeidi
- isocianati.
Scarica il documento da cui è tratto l’articolo:
Suva, Divisione di medicina del lavoro, “Rischi sanitari della saldatura”, factsheet a cura di Michael Koller, edizione maggio 2018.