Maggiorazione delle sanzioni introdotta con la Legge Finanziaria
In vigore dal 1° gennaio 2019 gli incrementi del 10 per cento di tutti gli importi delle sanzioni per la violazione di norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro dettate dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
L’aumento delle sanzioni è stato previsto dalla Legge Finanziaria, ovvero dalla legge del 30 dicembre 2018, n. 145 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021”.
Viene inoltre introdotto un incremento del 20 % dell’importo dovuto per la violazione di norme in materia di lavoro irregolare di somministrazione di lavoro, di obblighi di comunicazione, di durata massima del lavoro e di riposi, nonché di altre disposizioni in materia di lavoro e legislazione sociale.
In particolare, si indica che la lett. d) del comma 445 “stabilisce l’aumento del:
- 20% degli importi previsti da:
- art. 3 del D.L. n. 12/2002 (conv. da L. n. 73/2002), che disciplina la c.d. maxisanzione per lavoro nero;
- art. 18 del D.L. n. 276/2003, che punisce sostanzialmente le condotte interpositorie;
- art. 12 del D.Lgs. n. 136/2016, che punisce le violazioni degli obblighi amministrativi connessi alle procedure di distacco transnazionale;
- dai commi 3 e 4 dell’art. 18-bis, del D.Lgs. n. 66/2003, che puniscono le violazioni degli obblighi in materia di durata massima dell’orario di lavoro, riposo settimanale, ferie e riposo giornaliero;
- 10% degli importi dovuti per la violazione delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008.
Tali maggiorazioni sono raddoppiate ove, nei tre anni precedenti, il datore di lavoro sia stato destinatario di sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti.