CASI MORTALI
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale nei primi sei mesi di quest’anno sono state 469, quattro in meno rispetto alle 473 dell’analogo periodo del 2017.
I dati hanno evidenziato, a livello nazionale, una diminuzione dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 337 a 331, mentre quelli occorsi in itinere sono aumentati di due unità (da 136 a 138).
A livello regionale spiccano i 16 casi in più del Veneto (da 43 a 59).
Il decremento rilevato nel confronto tra i primi sei mesi del 2017 e del 2018 è legato alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono stati nove in meno (da 427 a 418), mentre quella femminile ha registrato cinque casi in più (da 46 a 51).
Dall’analisi per classi di età emerge come una morte su due abbia coinvolto lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni, per i quali si è registrato un incremento tra i due periodi di 31 casi (da 203 a 234). In diminuzione, invece, le denunce che hanno riguardano gli under 34 (da 76 a 71), i lavoratori tra i 35 e i 49 anni (da 159 a 132) e gli over 65 (da 35 a 32).
DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE
Al 30 giugno 2018 si è avuto un incremento delle malattie professionali del 2,5%. L’aumento ha interessato tutti i comparti.
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (18.340 casi), con quelle del sistema nervoso (3.652) e dell’orecchio (2.383), continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate (pari a circa il 76% del complesso). Seguono le denunce di patologie del sistema respiratorio (1.396) e dei tumori (1.209).